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Stazione Meteorologica di Fisica dell'Atmosfera
Dipartimento di Fisica - Università degli Studi di Torino
Via Pietro Giuria, 1 - Torino
( Lat: 45°03′07,15″ Nord , Long: 007°40′53,30″ Est , Alt: 254 m s.l.m. )
Stazione Meteorologica di Fisica dell'Atmosfera
Dipartimento di Fisica
Università di Torino

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Depressione

Struttura barica caratterizzata da una diminuzione della pressione dalla periferia verso il centro; presenta estesioni variabili, ma che generalmente vanno da qualche centinaio di Km a 1000-2000 Km.

I venti, nel nostro emisfero, ruotano attorno ad essa in verso antiorario (nell'emisfero sud ruotano invece in verso rario).

E' sede di moti ascendenti dell'atmosfera con conseguente formazione di nubi e precipitazioni.


Direzione del vento

La direzioLa provenienza del ventone del vento viene espressa indicando la provenienza del vento stesso. Ovvero se il vento arriva da nord ed è diretto a sud nel bollettino meteo si troverà l'indicazione "vento da nord".

Nel bollettino meteo emesso per il Piemonte è facile trovare come indicazioni della provenienza del vento delle sigle. Queste sigle sono riportate nell'immagine, e come si può vedere per ogni quadrante sono possibili tre direzioni intermedie, che nel bollettino vengono utilizzate qualora il vento assuma una precisa direzione. Qualora invece la direzione fosse variabile nel corso della giornata, ma sempre definibile con una direzione prevalente, vengono utilizzate le diciture generiche, ad esempio con vento da nord "dai quadranti settentrionali": con questa si indica una direzione compresa tra NW e NE (oppure esprimendo l'angolo misurabile con una banderuola, circa tra 315° e 45°). Similmente in altre situazioni si avrà:

  • dai quadranti orientali (tra NE e SE);
  • dai quadranti meridionali (tra SE e SW);
  • dai quadranti occidentali (tra SW e NW).

Storicamente i venti venivano denominati secondo la loro provenienza e le caratteristiche termiche, igrometriche e di intensità Tra le prime denominazioni dei venti si può ricordare quella data Aristotele, che li ha suddivisi in 8 provenienze differenti, che sono stati anche scolpiti sulla Torre dei Venti costruita da Andronico.

Il primo da nord è Borea, considerato il respiro di Zeus, è un vento impetuoso e forte, particolarmente amato dai greci perché erano convinti che avesse sconfitto con un violento uragano la flotta di Serse re dei persiani.

Seguono i venti Kikias (NE), Apeliote (E), Euro (SE) portatore di alluvioni, Noto (S) umido portatore di piogge, rende anche difficile la navigazione, Lips (SW), Zefiro (W) annunciatore della primavera e infine Skirron (NW).

I Romani cambiarono il nome di questi venti, adattandoli alla loro lingua e tradizione, e da quanto ci riporta Plinio sono: Septemtrio (N), Aquilo (NE), Subsolnus (E), Eurus (SE), Auster (S), Africus (SW), Favonius (W) e Corus (NW).

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